mercoledì 26 aprile 2017

Fotografie

- Ciao mamma, stanotte ho sognato papà, ti ricordi quella foto dove ci siamo io e lui sull'altalena?
- Si che me la ricordo...
- Ecco appunto, me la cerchi? La voglio 
- Vieni a cercartela da sola, non ho tempo di ravanare tra le fotografie.
Le fotografie a casa nostra non mancavano mai, c'era sempre un occasione, un picnic, un compleanno, la visita agli zii, la gita in montagna stambecchi e marmotte, i nonni, a casa di zia e zio, panorami e mille e mila altre occasioni.
Peccato che con i nove traslochi di mamma, le foto abbiano un po come dire, perso il loro ordine logico e temporale, così aperto il vaso di pandora, in un amen sono uscita io stile come natura crea e subito dopo ero in abito nuziale, mamma che è molto gelosa delle sue cose, si è seduta a fianco a me e mi ha aiutata ad arrabattarmi in quel caos cosmico.  C'è voluto un po prima di ritrovare l'altalena, abbiamo rivissuto momenti, belli e brutti, ricordato profumi, rivisto persone lontane giovanissime, e in mezzo ai vari "ti ricordi? Ti ricordi?" c'è scappato anche qualche sospiro di mamma prima del solito the, merenda time.
Marcello ha assistito in religioso silenzio come suo solito, la tv era come sempre accesa su uno di quei programmi pomeridiani da "compagnia"
Non riuscirò  mai ad abituarmi a quel vocicchio continuo e fastidioso ma a loro piace così.
La camera che un tempo era dei ragazzi stava per essere sostituita con quella di lavoro di mamma, lavori in corso.
- É piu grande e così ci sta tutta la mia roba
Bricolage.
Lei è quella della vena artistica, cose recuperate ovunque, ha la capacità di trasformare una bottiglia di plastica in un simpatico portamatite, una tegola in un numero civico tutto decoupage, anche una cerniera può rinascere a nuova vita se ha la fortuna di passare fra le sue mani, sorrido pensando al paradosso, dovrebbe imparare a mettersi un po lei fra quelle mani,
curarsi un po di più, pensare un po più a se stessa, invece sembra che tutto quel che orbita intorno a lei, abbia sempre la priorità. La classica mamma sacrificale, la mamma chioccia, quella che la maggior parte delle volte risponde alle mie chiamate con - Sto facendo la spesa. Ma quanta spesa fai mamma? Capisco un tempo che eravamo un esercito ma ora? Pernondimenticare...
Rio mi fissa dall'angolo sinistro del mio letto, gli occhi gialli diventano scuri di notte, per fortuna ai pensieri non succede.
Stasera mi addormenteró contenta, l'ho trovata e con lei anche un po di me stessa, anche se non ho memoria del dove fu scattata.
- Si dorme allora?
- Si, domani é giávedí, si rusca. Notte papà, non smettere di spingermi...

giovedì 20 aprile 2017

Help me

Oggi nel parcheggio del lidl, mi son ritrovata a pensare che sono oltre la metà del cammin della mia vita, mi ritrovo un po come a fine anno, quando si fanno i resoconti e ci si riempie di buoni propositi, memori delle cazzate immani che possiamo aver fatto durante l'anno. Tutti più belli e tutti più buoni, ecco così, i cinquant'anni sono una sorta di bianchetto, il punto a capo lettera maiuscola, è lì che capisci che non si è mai finito di imparare, che le persone non cambiano ma si modificano, che l'esperienza serve ma sempre e solo fino ad un certo punto e che nonostante tutto pensare che la vita è bella ci dà coraggio, pensare che domani è un altro giorno rende meno fastidioso anche fare la spesa.
Vienimi incontro però, nessuno mi ha insegnato come gestire la cosa, anche perché siete due diversissimi fra voi, ma tu, io e te abbiamo superato tanti casini e difficoltà, sono sempre la tua principessa quella che volevi sposare e portare nel castello, ed io sono quella che ti cambiava i pannolini, comprava per te le t-shirt più fighe e vedeva crescere capelli biondi e sorrisi dietro l'azzurro cielo dei tuoi occhi, le femmine sono più simpatiche da vestire, ma io già pensavo a quando sareste diventati grandi, con quale fierezza vi avrei avuti al mio fianco foss anche soltanto per portare le buste della spesa, si, sono i miei figli e sono fiera di quel che sono.

Aiutami a capire come posso fare per parlare la tua lingua, per capire dove sbaglio, perché non riesco a trovare il modo da sola.
So che sei in un momento difficile sono con te ma non so come dirtelo, in quale lingua.

" Se cadi ti rialzo e se non riesco mi sdraio con te"
 j.  Cortazar

domenica 2 aprile 2017

untitle

Oggi nuoteró con un briciolo di competizione dopo qualche lezione di ripasso, galleggiavo, ma nuotare è davvero un altra cosa.

Piove, le cose di casa a rilento oggi, pensieri sparsi sulla serata divertente di ieri sera, cinema e amiche, due per il vero, il film molto leggero ma lo scopo era la compagnia e impegnare questo sabato sera piovoso. Val è sempre fantastica e genuina, le escono frasi che sembrano battute prese dal copione di zelig, ieri sera l'aveva su con i cestelli di popcorn che la gente si strafogava, e qualche appunto sulle scene del film simpatico. C. invece rideva di Val ma aveva la testa altrove, l'amour... che cosa non fa l'amour... e io mi son goduta film e tutte e due loro, che nella nostra diversità siamo una bella miscela senza particolari esplosioni se non di ilarità e spensieratezza curativi.
Insomma siam qui stamane tra panni da stirare e gara imminente, con C innamorata e Val disperata per i trascorsi amorosi ma con tanto da dare speranzosa e piena di vita.

Io? Io corro, nuoto, pedalo, tiro bocce, e nel tempo libero lavoro,
mi piace buttarla così invertendo gli schemi, mangio cioccolata fondente e ascolto jazz stamattina perché mi piace e mi rilassa, preparo cibi sani e la pioggia mi fa venire voglia della semplice torta di mele e di un buon passito.
Diario di bordo, data astrale quella di oggi, qui si cazzeggia alla grande, parole in random e Nina Simone con "I put a spell on you" me la canta, i panni stirati divisi sono ancora sul tavolo e Rio dorme sul suo cuscino preferito...
Ho sentito D. al cell prima, andrà a pranzo con una bella donzella, la sua domenica sarà sicuramente migliore della mia penso, poi un moto di sana gelosia mi trapassa, li immagino pranzare e discorrere serenamente tra un bucatino all'amatriciana e un calice di valpolicella, sorrisi sparsi e voglia di conoscersi meglio, chissà... Non ho un ricordo di un pranzo così, ma quando dovesse essere vorrei fosse caldo e al mare, tutto è più leggero al mare, persino pedalare.

- Che si fa?
- devi prepararti la borsa è quasi ora
- già, la gara...
- eh si, vedrai andrà benissimo

Saluti&cloro a todos

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