Et voilà eccomi qua.
C'è voluta una notte particolare per farmi tornare qui, mamy aveva bisogno di me una volta tanto, aveva la febbre, ho bagnato un asciugamano e gliel'ho passato sulla fronte, e lei : che bello farsi coccolare ogni tanto...
Ora dorme, ed io ricordo quando nella casa dove ho vissuto i miei primi cinque anni, prendeva il sole nel cortile col bikini bianco, avevo quattro credo cinque anni, lei diciannove venti.
Oggi ho letto un bello scritto rivolto ai genitori, in sintesi diceva loro di godersi tutti i momenti di crescita dei loro figli, pensando che ogni giorno passato non tornerà più, esortava loro a non perdersi quei giorni anche se alcuni, si sa, sarebbero stati difficili ma sempre unici.
Dovrebbero scrivere una altrettanto bella cosa da far leggere ai figli.
T. diceva sempre che i genitori bisogna amarli abbracciarli e seguirli da vivi, non piangerli dopo.
Sono figlia e a mia volta mamma, e quando penso alle "mancanze" dei miei due uomini verso di me, in automatico mi scatta l'esame di coscienza e mi dico : Io facevo lo stesso? Anch'io facevo così? Anch'io ho avuto così pochi pensieri e accortezze nei confronti della mia mamma? E mi accorgo che passano troppi giorni che non ci si sente.
La mia mamma che ora sta "crescendo" e non solo anagraficamente purtroppo...quella che ha sempre avuto la vena artistica, quella dei dipinti a olio, dei pomeriggi in cortile tra barattoli e pomodori, quella con tanta forza e sempre il sorriso per tutti quella del " quello è l'albero, se vuoi salire devi anche pensare a come fare per scendere".
Siamo cresciuti così, forse anche un po troppo spartano come metodo, ma tant'è.
Stanotte dopo questi pensieri sparsi, uno lo voglio rivolgere anche agli animalisti a tutti i costi. Amo anch'io gli animali, da poco un piccolo bestiolino peloso tutto nero fa parte della mia famiglia, ma prima ho imparato ad amare gli umani.
A buon intenditor...
Serena notte e buon ferragosto a tutti.
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